In 2001, I visited Italy for the first time. There, in Venice, Fred and I happened upon a restaurant, a refuge, where the two female proprietors treated us to a sublime culinary experience. What they served was an extraordinary meal wrapped in a "let us take care of you" parchment. Since those two nights, because one night there was not enough, I have wondered what it would be like to experience an Italian version of “Babette's Feast”, a meal lovingly prepared by an Italian mamma ... and her legion of loyal assistants ... in an Italian home.
Nel 2001, ho visitato l'Italia per la prima volta. Lì, a Venezia, Fred ed io abbiamo scoperto un ristorante, un rifugio, dove i due proprietari (due donne) ci hanno riservato un'esperienza culinaria sublime. Ciò che servivano era un pasto straordinario avvolto in una carta di “lasciateci prendere cura di voi”. Sin da quelle due notti, perché una non era abbastanza, mi sono chiesto come sarebbe vivere una versione italiana del “pranzo di Babette” un pasto amorosamente preparato da una mamma italiana ... e la sua legione di assistenti fedeli ... in una casa italiana.
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Sew the seed, I always say, and the universe conspires to make a dream come true ... or perhaps in some unconscious way, we begin to play an active role in making a set of disjointed activities and events culminate in the achievement of a dream.
Pianta il seme, dico sempre, e l'universo conspirerà fino a rendere un sogno realtà ... o forse in qualche modo inconscio, cominciamo a giocare un ruolo attivo attraverso una serie di attività ed eventi disgiunti che culmineranno nella realizzazione di un sogno.
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In 2008, Fred and I traveled to a beautiful archipelago in the Gulf of Saint Lawrence off the coast of Quebec ... a man who was traveling on the same inbound flight deduced that we were first-time visitors to this magical place called Les Iles de la Madeleine, and he offered to show us around the islands one afternoon. But more importantly, he introduced me to a virtual traveler network called Couchsurfing, whose members "surf" the couches of host members willing to open their homes and provide free, short-term accommodations to travelers from around the globe. Shortly after our return to Toronto, I signed on as a member.
Nel 2008, Fred ed io abbiamo viaggiato per un bellissimo arcipelago nel Golfo di San Lorenzo al largo della costa del Quebec ... un uomo che viaggiava sullo stesso volo intuito che visitavamo questo luogo magico chiamato Les Iles de la Madeleine per la prima volta, e ci ha offerto di farci fare un giro intorno alle isole un pomeriggio. Ma ancora più importante, lui mi ha parlato di una rete virtuale per viaggiatori chiamata Couchsurfing, i cui membri mettono a disposizione i loro divani aprendo le porte delle loro case e fornendo, a breve termine, un alloggio gratuito ai viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Poco dopo il nostro ritorno a Toronto, mi sono iscritto a Couchsurfing.
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In 2014, via the Couchsurfing site, I responded to a posting from a young Italian university exchange student in Montreal who was looking for accommodations during a planned visit to Toronto. We hosted Stefano for several days and laid the groundwork for what has become a lasting and important friendship.
Nel 2014, tramite il sito Couchsurfing, ho risposto ad un messaggio di un giovane studente universitario italiano in scambio a Montreal che cercava alloggi per una visita prevista a Toronto. Abbiamo ospitato Stefano per diversi giorni e gettato le basi per quella che è diventata una amicizia duratura e importante.
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| photo of Stefano taken on our balcony in May, 2014 |
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I ended 2014 with a decision to put work on hold, perhaps indefinitely, and to dedicate time to other interests. I began studying Italian in April, 2015 with a brilliant teacher whose love of the South of Italy sparked an interest on my part. More than once, Fred has heard me speak of the desire to experience a meal in a Southern Italian home.
In the background, Fred was connecting all the dots in preparation for my 60th birthday surprise on August 25.
Nel 2015 inizia la mia decisione di mettere il lavoro in attesa, forse a tempo indeterminato, e di dedicare tempo ad altri interessi. Ho cominciato a studiare italiano in aprile con un brillante insegnante il cui amore per il Sud d'Italia ha suscitato un interesse da parte mia. Più di una volta, Fred ha sentito il mio desiderio di assaporare un pasto in una casa del sud Italia.
Sullo sfondo, Fred stava “collegando tutti i punti” per preparare il mio 60° compleanno a sorpresa il 25 agosto.
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| on our way to Rome on August 22, 2015 |
On August 22, we traveled to Rome. That's as much as I knew in advance. To my surprise, Fred had arranged a reunion with Stefano, whom we had not seen since his visit to our place in 2014. Stefano graciously and generously hosted us in his flat in Rome. There, he shared his friends with us ... always around the table, always around food lovingly and meticulously prepared.
Il 22 agosto, abbiamo fatto un viaggio a Roma. E questo era tutto ciò che io sapevo. Con mia grande sorpresa, Fred aveva organizzato una riunione con Stefano, che non incontravamo dalla sua visita a casa nostra nel 2013. Stefano gentilmente e generosamente ci ha ospitato nel suo appartamento a Roma. Lì, ha condiviso i suoi amici con noi ... sempre intorno al tavolo, sempre intorno ai pasti meticolosamente preparati con amore.
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Ma c'era di più ... Fred aveva organizzato con Stefano un giro per noi tre per il mio compleanno per andare da Roma alla casa della sua famiglia a Caserta, una città situata a 30 km a nord di Napoli. Dato che la stazione d'arrivo era Lecce, io non avevo alcuna idea di cosa sarebbe successo ... fino a quando siamo scesi dal treno a Caserta e siamo stati accolti alla stazione dal padre di Stefano, Luigi.
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| August 25, traveling from Rome at 240 km/hr toward my surprise destination |
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What followed was a day, spent mostly around a table in a garden, among a family and their friends who welcomed two strangers from another world ... with warmth and affection and humanity that moved us to tears more than once. The late summer sun, the breeze, the conversation, a mix of Italian and the Neapolitan dialect, recollections of the past, the curiosity, the laughter … and music. When Stefano’s sister, Laura, played a Youtube video on her cellphone of the song "Caruso", conversation ceased as if in homage to a place and way of life, and we all sang ... "Te voglio bene assaje, ma tanto tanto bene sai" (“I love you very much. Very very much, you know."). It is difficult for me to find words that adequately describe the manner in which we were welcomed into their lives.
Quello che seguì fu un giorno, trascorso per lo più intorno a un tavolo in un giardino, tra una famiglia e i loro amici che hanno accolto due sconosciuti da dall’altra parte del mondo ... con calore e affetto e umanità che ci hanno commosso fino alle lacrime più di una volta. Il sole di fine estate, la brezza, la conversazione, un mix di italiano e il dialetto napoletano, ricordi del passato, le curiosità, le risate ... e la musica. Quando la sorella di Stefano, Laura, ha fatto partire sul suo telefonino un video di Youtube della canzone Caruso, la conversazione cessò quasi in omaggio a un luogo e uno stile di vita, e tutti noi cantavamo ... "Te voglio bene assaje, ma tanto tanto bene sai" … È difficile di trovare le parole che descrivino giustamente il modo in cui siamo stati accolti nella loro vita.
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"Caruso" is a song written by Italian singer-songwriter Lucio Dalla in 1986. It is dedicated to Enrico Caruso, the great Italian tenor who was born in Naples (and who died at the young age of 48 after a career that took him throughout Europe and the Americas). Click here to hear a live version of Caruso sung by Lucio Dalla. Click here for more information on the origin and meaning of this song.
Here's another version of "Caruso" (perhaps my favourite) featuring Lucio Dalla, Gigi D'Alessio, Gigi Finizio and Sal Da Vinci click here
And while we're on the topic of music, here's a song that pays tribute to Naples, a city that calls me back click here
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Neapolitans are famous for their cuisine, and a feast of extraordinary food, orchestrated by Stefano’s mom, Maria, unfolded before our eyes ... from the opening aperitivos (a mouthwatering assortment featuring roast pork, prosciutto, anchovies, cherry tomatoes and green and black olives) to the two pasta courses (the first with clams and beans, the second with squid ... both, with an explosion of flavour that made us wish we could freeze the moment forever) to the secondi piati (croquettes made with potato and provola cheese, eggplant parmigiana with smoked provola and then, Campania’s world famous Mozzarella di bufala) to the just-perfect figs and watermelon and nectarines ... to the celebratory spumante and tiramisu (Laura’s rendition makes all others pale in comparison). This was a slow culinary journey that produced one palatable surprise after another. Time and time again, Fred and I looked at each other with a gesture that yelled "I'd say something if I could find the words, but my palate is busy and speechless." Lively conversation (and our very broken Italian) wove its way through every course from early afternoon to dusk ... at a table ... among a family of new and old friends ... in a garden ... in the Campania region of southern Italy.
I napoletani sono famosi per la loro cucina, e una festa del cibo straordinario, orchestrata dalla madre di Stefano, Maria, si svolgeva davanti ai nostri occhi ... dagli aperitivi (un assortimento appetitoso con porchetta di Ariccia, prosciutto, acciughe, pomodorini e olive bianche e nere) … ai due piati di pasta (la prima pasta con cozze e fagioli, la seconda pasta con calamari (calamarata) ... entrambi, con un'esplosione di sapore che ci ha spinti a voler congelare il momento per sempre) … ai secondi piati (crocchè di patata e provola, parmigiana di melanzane con provola affumicata e poi, la Mozzarella di bufala di fama mondiale) … ai fichi e anguria e pesche noci perfette … allo spumante e tiramisù celebrativi (la versione di Laura rende tutti gli altri pallidi a confronto). Questo era un viaggio lento culinario che generava una sorpresa deliziosa dopo l'altra. Di volta in volta, Fred ed io ci guardammo l'un l'altro con un gesto che indicava "Direi qualcosa se riuscissi a trovare le parole giuste, ma il mio palato è ocupato e senza parole." Vivaci conversazioni (con il nostro italiano di base) tessevano la strada attraverso ogni piatto dal primo pomeriggio alla sera ... attorno a un tavolo ... tra una famiglia di nuovi e vecchi amici ... in un giardino ... nella regione Campania del sud d’Italia.
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| Stefano, Laura (sister, left), Maria (mother, middle) |
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| let the feast begin -- from left to right -- Fred, Ana, Maria, Luigi, Maria, Laura, Stefano |
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| Maria (mother) and first pasta course |
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| second pasta course |
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| secondi piati (courses after pasta) -- eggplant parmigiana with smoked provola (top), mozzarella di bufala (ceramic dish to the right), croquettes of potato and provola (bottiom) |
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| Ana serving the secondi piati, Ana's mother, Maria in the middle, and Luigi to the right |
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We moved about effortlessly and comfortably, like people who had practiced for decades to know when it was fitting to join and retreat, and following the main meal, I found myself on a hammock taking a sweet nap, with the din of table conversation and laughter in the background.
Ci siamo spostati comodamente e senza sforzo come le persone che da decenni praticano queste situazioni e sanno bene quando è giusto per riunirsi e ritirarsi, e dopo il pasto principale, mi sono trovato su un’amaca a fare un pisolino dolce, con il frastuono della conversazione e delle risate a tavola sullo sfondo.
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Late in the afternoon, following the arrival of Stefano’s sister Monica and her family from a camping vacation to the coast, we gathered around the table in celebration of my 60 years. A tiramisu with a burning candle was placed before me ... the pop of the cork of the Spumante ... the toast. I made an important wish, and we laughed heartily over my reference to all the paparazzi poised with cellphones and ready to take THE picture at THE moment when I would blow out the flame that symbolized the passing of 60 years. This was a scene out of Fellini’s La Dolce Vita. Then, the gifts ... a key chain from Ana with a Neopolitan good-luck charm, and, from Stefano’s parents, Maria and Luigi, a wall plaque with an aphorism attributed to an Italian comedian, born in Naples, named Totò. The aphorism appears below:
Nel tardo pomeriggio, dopo l'arrivo della sorella di Stefano, Monica, e la sua famiglia da una vacanza in campeggio sulla costa, ci siamo riuniti intorno al tavolo per celebrare i miei 60 anni. Un tiramisù con una candela accesa è stato posto di fronte a me ... il “pop” del tappo dello spumante ... il brindisi. Ho espresso un desiderio importante, e abbiamo riso molto per il mio riferimento a tutti i paparazzi con i telefonini pronti a scattare la foto nel momento in cui avrei spento la fiamma che simboleggiava l’arrivo dei miei 60 anni. Quest’ultima è stata come una scena da La Dolce Vita di Fellini. Poi, i regali ... da Anna, un portachiavi con una portafortuna napoletano, e dai genitori di Stefano, Maria e Luigi, una targa per il muro con un aforisma attribuito ad un comico italiano, nato a Napoli, chiamato Totò. L’aforisma è il seguente:
L'ignorante parla a vanvera (the ignorant person speaks nonsense),
l'intelligente parla al momento opportuno (the intelligent person speaks at the appropriate time),
il saggio parla se interpellato (the wise person speaks when spoken to),
il fesso parla sempre (the fool speaks always).
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| Monica (sister, right) and family arrived in the late afternoon |
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| my tiramisu 'birthday cake' and Maria (Ana's mother) to the right, paparazzi gathered to the right |
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| opening my gift from Ana, a key chain with a Neapolitan good-luck charm |
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| reading the aphorism on the wall plaque, gift from Stefano's parents, Maria and Luigi |
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| with Luigi and Maria, in appreciation for the wall plaque |
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My dream came true on the first day of my 60th year, and it was so much more than the dream I had dreamed.
To Maria, Luigi, Laura, Monica, Stefano, Ana, Maria, Rosario, Sara and Matteo ... we thank you for your heart-felt, generous and genuine hospitality. You gave us a moment that will last a lifetime.
Il mio sogno si è avverato il primo giorno del mio 60° anno, ed era molto più di un sogno che avevo sognato.
Per Maria, Luigi, Laura, Monica, Stefano, Anna, Maria, Rosario, Sara e Matteo ... vi ringraziamo per la vostra ospitalità sentita, generosa e genuina. Avete dato a noi un momento che durerà tutta la vita.
Per Maria, Luigi, Laura, Monica, Stefano, Anna, Maria, Rosario, Sara e Matteo ... vi ringraziamo per la vostra ospitalità sentita, generosa e genuina. Avete dato a noi un momento che durerà tutta la vita.
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